La UNI 7129/2015 è la nuova edizione della normativa di riferimento per installatori e manutentori di impianti a gas in ambito domestico: aggiornata nel corso dell’ultimo anno, contiene aspetti che rinnovano le procedure per chi opera nel settore dell’impiantistica. Inoltre, oggi la conoscenza dettagliata della UNI 7129/2015 rappresenta uno strumento utilissimo per la compilazione corretta delle DICO e delle DIRI (Dichiarazione di Conformità e Rispondenza): un lavoro eseguito a regola d’arte permetterà ai tecnici installatori di evitare ogni forma di sanzione.
Martedì
18 settembre, insieme a Paolo Zecchini di Teknologica, faremo il punto della
situazione su tutte le novità della UNI 7129/2015, della DICO e della DIRI all’interno
di un seminario tecnico. Il seminario è in programma dalle 17 alle 21 nella
sala Zarri di Confartigianato Ferrara (via Veneziani 1/5).
La partecipazione è gratuita: per prenotarsi è sufficiente inviare una mail a cinzia.realdini@formart.it o registrarsi
sulla pagina
del seminario.
La UNI 7129/2015 è un corpo normativo unico che riceve al suo interno importanti
regolamentazioni pubblicate negli ultimi anni, come la UNI 11147 sui sistemi di tubazioni con raccordi a pressare o la UNI 11343 sull’installazione di
tubazioni multistrato.
Per questo motivo la UNI 7129/2015 è strutturata in cinque parti: vi
anticipiamo alcuni aspetti innovativi di cui parleremo nel seminario.
Per gli impianti domestici alimentati a gas si fa menzione di nuovi materiali utilizzabili (giunti a pressare, sistemi multistrato, sistemi PLT-CCST). Una delle modifiche alla normativa riguarda direttamente le modalità di esecuzione della prova di tenuta di collaudo. Ora può essere svolta più velocemente poiché ammette, per la prima volta, la possibilità che si rilevino delle deboli perdite anche in sede di collaudo.
Nella seconda sezione una delle novità più discusse riguarda la possibilità
di posare apparecchi a gas alimentati con gas avente densità uguale o maggiore
di 0,8 in ambienti comunicanti con locali aventi pavimento sotto il piano di
campagna: è il caso che riguarda il GPL.
La normativa prevede quindi la
realizzazione di una barriera verso i locali posti a livello inferiore, fino
alla quota di 150mm sopra l’altezza dell’apertura di ventilazione presente nel
locale. A sua volta l’apertura di ventilazione deve avere il bordo inferiore
posto a un’altezza dal pavimento uguale o minore di 300mm, per assicurare la
possibilità di far defluire all’esterno eventuali fughe di gas.
Nella terza parte della normativa, sono elencate le condizioni adeguate alla realizzazione di condotti di scarico dei fumi e dei vapori di cottura funzionanti in pressione positiva. Tra le novità introdotte, una delle più interessanti è la possibilità di realizzare delle canne fumarie collettive in pressione positiva.
La quarta sezione della normativa è quella che presenta minori modifiche. Vengono indicati i criteri per la messa in servizio degli apparecchi aventi singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW e riporta i requisiti aggiuntivi per gli apparecchi a condensazione e a bassa temperatura.
La quinta sezione riprende le disposizioni contenute nella UNI 11071 in materia di scarico delle condense. La normativa apre a nuove possibilità di scarico oltre a quello esclusivo in fogna.