Tecnico disegnatore: opportunità in Emilia-Romagna. L'intervista al docente Matteo Bacchi

A Cesena è in partenza la quinta edizione del corso IFTS di Tecnico del disegno e progettazione industriale specializzato in smart manufacturing. Il corso gratuito finanziato dal FSE + e dalla Regione Emilia-Romagna è l’opportunità per acquisire una professionalità molto richiesta dal mercato del lavoro, soprattutto nel territorio romagnolo.

Matteo Bacchi è docente del corso e socio fondatore di Immagina SRL. L’azienda, partner del corso, è specializzata nella documentazione e progettazione meccanica. 

Abbiamo voluto intervistare Matteo Bacchi per comprendere come il mercato del lavoro nel settore della meccanica stia evolvendo e quante opportunità offre a chi oggi si specializza come Disegnatore meccanico specializzato in smart manufacturing.

Negli ultimi 10 anni il settore meccanico, partendo dalla costruzione di macchinari e impianti e tutto l’indotto che c’è attorno al settore manifatturiero, è in forte crescita economica. Ne consegue, di pari passo, una crescita dei posti di lavoro.

Tutta l’Emilia Romagna, intesa come regione, è considerata un punto industriale di prima importanza a livello europeo nella produzione di macchine e impianti industriali, con tante grandi aziende concentrate soprattutto nella zona emiliana (Bologna, Modena). Mentre nelle province di Forlì-Cesena, Rimini e Faenza troviamo un numero maggiore di piccole e piccolissime aziende. Queste si occupano dell’indotto delle altre grandi aziende della zona emiliana e delle piccole produzioni specializzate.

La storia del territorio romagnolo ci parla di piccole aziende a conduzione familiare, antenate del fitto tessuto industriale di oggi. Queste piccole aziende sono cresciute, si sono consolidate e alcune sono diventate a tutti gli effetti grandi aziende manifatturiere.

Il programma del corso è analizzato dal CTS in modo da aderire alle richieste delle aziende del territorio. Vige una certa coerenza tra la proposta formativa e i bisogni del tessuto economico e industriale del territorio. Inoltre le coordinatrici si dimostrano estremamente disponibili e flessibili nella ricerca delle aziende partner che ospitano lo stage del corso. I partecipanti coltivano un approccio idoneo, coniugando le esigenze personali a quelle professionali dettate dal mercato del lavoro.

Servirebbe almeno un corso base per ogni singolo modulo, mentre per la parte CAD 3D, che è la più approfondita, normalmente servirebbero almeno tre corsi distinti (base, intermedio, specifico).

Ogni modulo del corso è concepito per essere affrontato da un utente che parte da zero e che non possiede alcuna competenza specifica. Questo permette a tutti i partecipanti di iniziare il percorso formativo senza porsi dubbi e incertezze sulla sua efficacia.

Durante i vari anni abbiamo assistito a partecipanti che affrontavano il corso partendo da percorsi formativi o professionali completamente diversi tra loro. Nonostante le conoscenze pregresse variegate tra i partecipanti, il livello acquisito al termine del corso di ogni partecipante era equiparabile, anche per chi aveva affrontato il corso partendo da una formazione scolastica lontana dal settore meccanico.

A fine corso i partecipanti possono trovare lavoro in aziende e società di consulenza come disegnatori tecnici meccanici e particolaristi ma non come veri e propri progettisti meccanici.

Questo corso risponde alla necessità delle aziende di avere nel proprio ufficio tecnico disegnatori e particolaristi che completano i progetti meccanici con le tavole esecutive e i dettagli meccanici come componenti commerciali e standardizzati.

Io mi occupo di gestione progetti e di strumenti per la gestione dei processi, argomenti complessi che verranno affrontati a partire dalle basi in modo da dare una visione generale, visto il poco tempo a disposizione delle metodologie di organizzazione del lavoro e della produzione.

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