Il principale canale di sviluppo e finanziamento della formazione professionale è Il Fondo sociale europeo (FSE), che, unitamente ad altri canali nazionali, quali la L. 236/93 con piani formativi aziendali o voucher individuali o la L.53/00 con i congedi per la formazione continua, vengono utilizzati per interventi strutturali a consolidamento del l’occupazione, per aiutare i cittadini a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti.
Per questo la formazione finanziata si rivolge ai lavoratori, alle imprese, a chi ha difficoltà a ricollocarsi nel mercato del lavoro,ai giovani, e a chi è in condizione di svantaggio sociale.
Le tipologie di interventi formativi che vengono finanziati sono individuate in base alle finalità del fondo.
I – La promozione dell’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, grazie allo sviluppo, rispettivamente, di nuove competenze e nuovi metodi di lavoro.
All’interno delle imprese, con piani formativi dedicati, la formazione interviene anticipando la domanda di competenze future e offrendo ai lavoratori le opportunità di sviluppo necessarie per adattarsi alle nuove tecnologie e ai nuovi mercati, incoraggiando una gestione più attiva della carriera; al tempo stesso nei confronti di chi rischia di essere espulso dal mercato del lavoro, la formazione è in grado di offrire la motivazione, l’orientamento e le competenze necessarie per proporsi con maggior attrattività.
II – Lo sviluppo di sistemi di apprendimento permanente, per garantire a tutti cittadini di ottenere nuove competenze e combatterne l’obsolescenza, riconoscendo le esigenze future in termini professionali e contribuendo ad elaborare piani di vita in questo senso.
III – Il supporto a persone appartenenti a gruppi svantaggiati per l’inserimento lavorativo: l’attenzione loro riservata rientra negli obiettivi di promozione dell’inclusione sociale in virtù del ruolo svolto dall’occupazione nel favorire l’integrazione dei cittadini nella società e nella vita quotidiana.