Non solo torri, colli e borghi medievali. Il turismo
bolognese è pronto accogliere anche l’immenso patrimonio naturalistico e
culturale racchiuso nel territorio della bassa pianura.
FORMart, il Festival
Itacà e rappresentanti del mondo accademico e dell’Unione Reno Galliera si sono
confrontati nell’evento “Different
Planes” dedicato al turismo e alla formazione esperienziale.
In una giornata fresca ma piena di sole che solo l’autunno
bolognese è in grado di regalare ha preso vita una appassionata tavola rotonda.
Seguita, subito dopo, da una irrinunciabile camminata nel territorio di
Bentivoglio, testimone ancora oggi di una antica ma ricchissima tradizione
contadina.
«Il nostro è un territorio relativamente nuovo al
turismo, ma è pieno di eccellenze culturali e naturalistiche che possono essere
valorizzate – apre Belinda Gottardi, sindaca di Castel Maggiore (BO) –
soprattutto se messe in rete con gli altri comuni dell’Unione e della Città
Metropolitana di Bologna».
«Mettere in rete e lavorare per promuovere il nostro
territorio fa parte del nostro DNA – spiega invece Elisabetta Pistocchi,
direttrice di FORMart – In particolare nel settore turistico interveniamo attraverso
la formazione di figure che attraverso la propria attività possono far crescere
la propria appetibilità turistica.
Pierluigi Musarò, presidente del Festival Itacà offre il
proprio punto di vista: «Ogni territorio ha delle opportunità da cogliere, dipende
tutto da cosa intendiamo per vocazione turistica.
Ad esempio, questo territorio possiede ancora un’autenticità che molte mete
turistiche rischiano di perdere: ecco perché è importante progettare un turismo
sostenibile in grado di garantire un reale sviluppo».
Questo tipo di turismo che si rivolge principalmente
ai suoi stessi cittadini, come commenta Paolo Piacentini, Responsabile dei
Cammini Mibact e Presidente di Federtrek: «Spesso
oggi non abbiamo più la conoscenza del luogo dove viviamo: ecco perché una
offerta di turismo esperienziale può essere utile per rivedere il modello di
vivere i nostri luoghi».
Il
turismo responsabile e sostenibile richiede un grande lavoro di coesione: da
parte dei comuni, come quelli dell’Unione Reno Galliera, da parte degli enti
promotori e da nuove professionalità turistiche.
Come le Guide ambientali escursionistiche, che possono far vivere una
esperienza turistica completa accompagnando i gruppi per le campagne del
territorio, descrivendone storia e peculiarità
«Anche in pianura si può fare: bisogna ricordare che
l’Emilia-Romagna ha le sue aree naturali proprio in pianura, nel Delta del Po,
oltre che sugli Appennini – spiega Davide Galli, Presidente di AIGAE
(Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) - La formazione è
dunque fondamentale per portare qui i professionisti sul territorio che
sappiano promuoverlo e raccontarlo».
Per entrare a pieno titolo nell’offerta turistica le escursioni naturalistiche necessitano di un dialogo continuo con i principali attori promozionali, tra cui direttori di agenzia e accompagnatori turistici:
«Il turismo organizzato impiega un gran numero di
professionisti – prosegue Alessandro Angelone, docente dei corsi FORMart per Direttore di agenzia di viaggi e Accompagnatore turistico - Nei nostri corsi
spieghiamo quanto sia fondamentale mettere in relazione tutte le figure
affinché facciano parte di una filiera efficace».
Solo così un territorio rurale potrà essere pronto a mettere a frutto tutte le
opportunità turistiche.
Anche quelle su due ruote. «Il cicloturismo
è famoso per la grande passione dei suoi sostenitori, ma che comincia a farsi
conoscere anche per i suoi numeri: solo in Italia è capace di intercettare 2
miliardi di fatturato che si genera in questo settore» – conclude Riccardo Sedola, CEO del progetto di
turismo su 2 ruote Cyclando.
Agenti di viaggio, professionisti, accompagnatori, guide naturalistiche e aspiranti nel sito possono trovare le informazioni dettagliate sui corsi nell’area turismo del nostro sito. Buona navigazione!