IFTS FORMart: a Ferrara visori e AR per prepararsi all’Industria 5.0

Persone e robot. Competenza umana e intelligenza artificiale. Fisicità e realtà virtuale. 

Le industrie che guardano al futuro iniziano già a utilizzare strumenti e tecnologie per mettere in relazione aspetti e asset strategici destinati a diventare interconnessi.

Il corso IFTS Tecnico informatico per la progettazione di sistemi industriali che prepara a Ferrara esperti di programmazione e automazione promuove proprio questo cambio di paradigma e direzione.

Il corso, realizzato da FORMart grazie ai Fondi Europei della Regione Emilia-Romagna, è a partecipazione gratuita e conta partnership prestigiose, lezioni e laboratori tecnologicamente avanzati.

Tra questi  vogliamo segnalare le attività che i nostri utenti fanno presso il laboratorio di realtà aumentata e robotica collaborativa del corso IFTS, a cura dell’Università di Ferrara. Scopriamo di cosa si tratta con il Prof. Marcello Bonfé del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara e membro del team "Automazione e Robotica" del laboratorio di ricerca industriale del Tecnopolo di Ferrara IN4 (ex Mechlav).

È una parte pratica e sperimentale del corso in cui i partecipanti possono apprendere i fondamentali della realtà aumentata, costruendo e provando scenari che hanno una forte attinenza con il focus industriale del corso.

L’idea è di elaborare e simulare il comportamento di macchine e robot con le quali si troverebbe ad operare un tecnico dell’automazione utilizzando, per ragioni di brevità, template guidati per l’applicazione.

Durante l’attività posizioniamo oggetti all’interno di uno scenario virtuale attraverso un software di costruzione 3D: solitamente noi adoperiamo Unity. Questi scenari virtuali saranno poi proiettati su visori di realtà virtuale o realtà aumentata. Oltre alla scena virtuale inseriamo i digital twin di macchine e robot. 

Nel laboratorio si apprende come programmare l’interfaccia grafica per creare, ad esempio, un banale quanto utile pulsante virtuale con il quale l’utente potrà interagire per portare a termine un’azione muovendo le proprie mani.

In ambito industriale utilizzare AR e VR consente di provare, sperimentare, addestrare e testare certe funzionalità prima di renderle operative. Attraverso la validazione di un test virtuale anticipato si può prevedere esattamente ciò che un operatore si troverà ad affrontare fisicamente. Tutto ciò è funzionale e interessante, in primo luogo, per la sicurezza dell’operatore che può quindi operare per la prima volta in un ambiente protetto anziché  in un ambiente fisico e in situazione reale.

Indicativamente, queste tecnologie cominciano ad essere utilizzate nelle aziende che hanno necessità di fare manutenzione in impianti che implicano rischi elevati per gli operatori. Ad esempio, impianti a notevole rischio esplosione, impianti con materiali caldi o ad alto rischio chimico che richiedono una scrupolosa formazione sulle procedure e sui possibili rischi. 

La realtà aumentata è efficace dal punto di vista formativo per simulare anche gli eventi che non possono essere provati. Basti pensare ad esempio un incendio e le relative procedure di emergenza.

Nel contesto dell’attività istituzione accademica stiamo lavorando su diversi progetti di ausilio nel campo della medicina e della medicina riabilitativa e a breve faremo alcuni esperimenti in riabilitazione funzionale. Le applicazioni industriali raccolgono interesse e ci attendiamo prossimamente una grande attenzione dal settore industriale, soprattutto nei campi dove esiste l’esigenza di formazione in condizioni particolari. 

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