Lo stress colpisce soprattutto fuori dal lavoro: le nuove prospettive sullo stress lavoro-correlato

 
 

Lo stress lavoro-correlato è uno dei rischi più subdoli ai quali è possibile essere esposti all’interno di un ambiente lavorativo.

Ansia e preoccupazione spesso non terminano affatto all’allontanamento della propria postazione, allo spegnimento del computer o al timbro del proprio cartellino al termine di una giornata di lavoro. Può continuare anche a casa, durante il proprio tempo libero e anche la notte, dando vita a un circolo vizioso con pesanti conseguenze sulla produttività e sulla salute del lavoratore.

Ad Ambiente Lavoro 2023 gli psicologi Luca Menghini e Michele Piattella hanno curato un seminario focalizzato sulle nuove ricerche e prospettive che indagano lo stress-lavoro correlato.

I risultati evidenziano la necessità, da parte dei datori di lavoro, dirigenti, RSPP, HSE e responsabili alle risorse umane di utilizzare una nuova ottica per affrontare una questione sempre più delicata. Lo stress lavoro correlato può avere impatti molto seri sulla salute del lavoratore e sulla propria qualità di vita, inclusa la qualità del sonno.

 

NUOVI APPROCCI AL PROBLEMA

 

Il Dott. Luca Menghini, Professore dell’Università di Padova e Michele Piattella, Psicologo del lavoro, hanno illustrato i concetti comunemente riconosciuti di stress e di stress-lavoro correlato. Due temi già a lungo dibattuti nell’ambito della sicurezza sul lavoro e ampiamente riconosciuti nella letteratura di settore.

Quali allora le novità principali? Le prospettive classiche sullo stress-lavoro correlato si limitano all’esposizione allo stress lavorativo che si verifica durante le ore lavorative e all’interno degli ambienti di lavoro. 

Questo approccio ha dunque il principale limite di sottostimare la ruminazione emozionale e la cosiddetta ruminazione “problem solving”. Queste avvengono invece quando il lavoratore si trova fuori dal luogo di lavoro, durante i periodi di riposo. Le ruminazioni, intenzionali e inconsapevoli, prolungano e intensificano emozioni e ragionamenti negativi che impediscono il normale recupero e causano disturbi del sonno.

 

SOLUZIONE? UN CAMBIO DI PROSPETTIVA

 

Acquisire consapevolezza è indubbiamente il primo passo per prevenire il fenomeno, effettuare interventi correttivi e migliorare situazioni già divenute croniche. La formazione e l’aggiornamento costituiscono strumenti preziosi da cui partire: ecco perché FORMart organizzerà presto  con i due esperti un nuovo corso.

Il corso sarà valido come aggiornamento RSPP/ASPP. Prenota la tua partecipazione compilando la form.

 
 
(*)
 
(*)
 
(*)
 
 
 
 
 
(*)